La legge di stabilità 2016 ha portato in dote, tra l’altro, all’Agenzia delle Entrate un tempo maggiore per la verifica fiscale.
Con il nuovo dettato gli organi verificatori potranno prolungare l’azione accertativa della posizione fiscale fino a cinque anni dopo l’anno di presentazione in caso di dichiarazione falsa, e fino a sette anni in caso di omessa produzione dei dati. Ad esempio, riguardo il 2016, il termine ultime spira nel 2022 per la dichiarazione falsa e nel 2024 per quella omessa.Tali termini perentori valgono anche per la notifica al contribuente da parte degli uffici e si effettuano dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2016.
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