Con l’approvazione dell’emendamento al decreto Sostegni-ter, il Governo proroga il termine per saldare le rate scadute per la rottamazione delle cartelle.
I contribuenti che non hanno saldato il conto con le rate dovute per il 2020 e 2021 della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio entro la scadenza del 31 dicembre 2021, possono dunque mettersi ancora in regola.
Nello specifico, le scadenze del termine per i versamenti sono state cosi rimodulate:
- entro il 2 maggio (il 30 aprile è sabato e il 1° maggio è festivo) vanno pagate le rate in scadenza nel 2020;
- entro il 1° agosto (il 31 luglio è domenica), le rate in scadenza nel 2021;
- entro il 30 novembre, le rate in scadenza nel 2022.
A ciascuna data si applicano i cinque giorni successivi alla scadenza per saldare il conto senza perdere la definizione agevolata.
Scaduto il tempo massimo, tuttavia, non sarà più possibile richiedere la rateazione e dovrà saldare l’intero debito con sanzioni ed interessi.
Infine, la proroga 2022 estingue anche le procedure esecutive attivate in seguito alla decadenza dalla rottamazione e al saldo e stralcio delle cartelle. Negli ultimi tre mesi, infatti, i contribuenti decaduti sono stati chiamati a saldare le somme dovute con tanto di interessi e sanzioni.