Con il provvedimento n.18379 del 27 gennaio 2020, l’Agenzia delle Entrate stabilisce che, a partire dal 2 marzo 2020, il modello F24 sostituisca il modello F23 per la registrazione degli atti privati.
E tuttavia previsto un periodo transitorio: dal 2 marzo fino al 31 agosto 2020 infatti, saranno considerati validi anche i versamenti effettuati mediante Modello F23, a partire dal 1° settembre 2020 i pagamenti sopracitati potranno essere effettuati esclusivamente mediante Modello F24.
Sono cinque i codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate:
1550 | ATTI PRIVATI – Imposta di registro |
1551 | ATTI PRIVATI – Sanzione pecuniaria imposta di registro – Ravvedimento |
1552 | ATTI PRIVATI – Imposta di bollo |
1553 | ATTI PRIVATI – Sanzione imposta di bollo -Ravvedimento |
1554 | ATTI PRIVATI – Interessi |
In sede di compilazione del modello F24, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nel campo “anno di riferimento” dell’anno di formazione dell’atto, nel formato “AAAA”.
Inoltre sono stati appositamente ridenominati i seguenti codici tributo relativi agli avvisi di liquidazione emessi dalle Entrate:
A196 | ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – Imposta di registro – somme liquidate dall’ufficio |
A197 | ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – Sanzione Imposta di registro – somme liquidate dall’ufficio |
A146 | ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Imposta di bollo – somme liquidate dall’ufficio |
A148 | ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Sanzione Imposta di bollo – somme liquidate dall’ufficio |
A151 | ATTI PRIVATI – SUCCESSIONI – Tributi speciali e compensi – somme liquidate dall’ufficio |
A152 | ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI – Interessi – somme liquidate dall’ufficio |
Le spese di notifica relative agli avvisi sono versate con il vigente codice tributo “9400 – spese di notifica per atti impositivi”.
Nel modello F24 i codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando, inoltre, nei campi specificatamente denominati, il “codice ufficio”, il “codice atto” e l’“anno di riferimento” (nel formato “AAAA”), indicati nell’atto emesso dall’ufficio.