Il 23 giugno 2020, il Ministero dello Sviluppo economico ha erogato un nuovo decreto per definire i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previste dal nuovo bando “Macchinari innovativi”.
Il suddetto bando ha come obiettivo quello di favorire investimenti diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, quali l’acquisto di:
- macchinari, impianti e attrezzature,
- programmi informatici e licenze.
Per la misura sono previsti 265 milioni di euro, messi a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi. La presentazione della domanda di accesso si svolge in due fasi: a partire dal 23 luglio 2020 è possibile presentare al primo sportello la domanda, valutata e gestita da Invitalia, mentre l’invio è possibile a partire dal 30 luglio.
Le risorse per gli investimenti agevolativi sono finanziati dal Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR.
Possono beneficiare al nuovo bando sia le micro, piccole e medie imprese (PMI), esclusivamente delle regioni Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, sia i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal MISE.
I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese tra i 400 mila e i 3 milioni di euro e possono essere:
- relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Le agevolazioni vengono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di percentuale nominale pari al 75%, calcolata rispetto alle spese ammissibili.
Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato dovrà essere restituito in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso di:
- una casella Pec attiva
- della Carta nazionale dei servizi.