Il quarto approfondimento relativo alla manovra di bilancio, riguarda lo stralcio totale delle partite esattoriali non superiori a 1.000 euro.

 

La legge di Bilancio 2023, aggiornando l’articolo 4 del Dl 119/2018, prevede lo stralcio dei debiti affidati all’Agente della Riscossione di importo inferiore ai 1.000 euro, compresi in un periodo temporale che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

L’annullamento è automatico alla data del 31 marzo 2023, non c’è dunque bisogno di presentare alcuna richiesta, ma riguarda le sole entrate di amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali.

Lo stralcio automatico, infatti, non viene applicato ai carichi degli enti diversi da quelli sopra citati, i quali possono stabilire di non applicare la cancellazione comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.

Per i Comuni e gli altri enti diversi, lo stralcio opera limitatamente a sanzioni ed interessi (inclusi quelli di mora).

Resteranno dovuti per l’intero ammontare il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive ed i costi di notificazione delle cartelle di pagamento.

L’annullamento delle cartelle fino a 1.000 euro non può essere applicato, inoltre, per:

  • il recupero degli aiuti di Stato ritenuti illegittimi dall’Unione Europea;
  • i crediti causati da condanne irrogate dalla Corte dei Conti;
  • le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie derivanti da provvedimenti e da sentenze penali di condanna;
  • i debiti riguardanti le “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.