Continuando con gli approfondimenti delle principali misure contenute nella legge di Bilancio 2023, nel seguente articolo verranno trattate le nuove disposizioni in materia di contratto di prestazione occasionale e Libretto famiglia.

 

Con la circolare n. 6 del 2022 del 19 gennaio 2023, L’INPS fornisce indicazioni in merito all’applicazione delle nuove norme introdotte della legge 197/2022.

Il Libretto di famiglia, introdotto dal Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017, è uno strumento utilizzato per retribuire prestazioni di lavoro occasionale.

I soggetti che possono utilizzare il Libretto di famiglia sono le persone fisiche, non nell’esercizio di impresa.

Possono essere retribuiti:

  • piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • insegnamento privato supplementare;
  • attività svolte dagli steward negli impianti sportivi per conto delle società sportive, che rientrano tra quelle indicate dall’INPS nella circolare 14 agosto 2018, n. 95 e nel messaggio 18 dicembre 2018, n. 4728.

Dal 1° gennaio 2023, per tutti gli utilizzatori del Libretto Famiglia e del Contratto di prestazione occasionale, l’importo massimo di compensi in un anno erogabili dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori, è stato esteso a 10.000 euro.

Il limite di compenso, riferito all’anno civile, è relativo a:

  • ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori (fino a 5.000 euro);
  • ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori (aumentato, come già detto, fino a 10.000 euro);
  • prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore (fino a 2.500 euro).

Tali importi sono ridotti al 75% nel caso in cui i prestatori siano:

  • disoccupati
  • pensionati;
  • studenti al di sotto dei 25 anni;
  • soggetti che percepiscono prestazioni integrative del salario e altri sostegni al reddito (beneficiari del Reddito di cittadinanza e delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL).

Un’ulteriore modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, estende l’accesso al Contratto di prestazione occasionale per i datori di lavoro che hanno fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, anziché 5.

Per quanto riguarda le aziende alberghiere e le strutture ricettive del settore turismo, possono stipulare il Contratto di prestazione occasionale anche con lavoratori non appartenenti alle categorie di soggetti di cui al comma 8 del medesimo articolo 54-bis.

Infine, per le imprese agricole, il nuovo regime dispone che possano ricorrere alla prestazione occasionale per un massimo di 45 giorni lavorativi effettivi per ciascun lavoratore, in caso di superamento di tale soglia, scatta la trasformazione del rapporto di lavoro occasionale in contratto a tempo indeterminato.