Continuando nella disamina delle principali misure contenute nella legge di Bilancio per l’anno 2023, fra le varie agevolazioni innovate, si evidenza il “Bonus Mobili”, che resterà in vigore anche per il 2023 e per tutto il 2024.
Il Bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione IRPEF del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza (almeno classe A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori).
La novità introdotta dalla Legge n. 197/22, prevede però un aumento del limite di spesa consentita da 5.000 a 8.000 euro. Dal 2024, tuttavia, il massimale si ridurrà nuovamente a 5.000 euro.
Si ricorda che, per poter beneficiare della suddetta agevolazione, è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
I lavori che danno diritto al bonus sono:
- manutenzione straordinaria (realizzazione dei servizi igienici, costruzione di scale interne, installazione di ascensori, ecc.);
- ristrutturazione edilizia;
- restauro e risanamento conservativo.
Tra le spese in detrazione si possono includere anche quelle di trasporto e di montaggio.
È fondamentale che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella di acquisto dei mobili o elettrodomestici, pena la perdita del beneficio potenziale.
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, quindi mediante il modello 730 o modello Redditi persone fisiche.
L’importo detraibile deve essere suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.
Chi esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Gli acquisti devono essere effettuati mediante metodi tracciabili (bonifico ordinario e carte di credito o di debito (bancomat)). Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento similari.
Per poter richiedere il bonus è indispensabile conservare:
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.