Il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, in audizione tenutasi ieri davanti alla Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario afferma che, per la concessione dei prestiti fino a 25 mila euro, non è necessario esibire il bilancio o la dichiarazione dei redditi. Per richiederli basta infatti una semplice autocertificazione che attesti che la propria attività è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19.

Il finanziamento è rivolto a piccole o medie imprese e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni anche in forma individuale, che potranno ottenere un prestito per un importo massimo di 25 mila euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi.

Durante l’audizione, Sabatini ha tuttavia dichiarato che sono stati segnalati “comportamenti scorretti” da parte di alcune banche che hanno richiesto ulteriori documentazioni quali appunto il bilancio o la dichiarazione dei redditi.

Per quanto riguarda le risorse per garantire i prestiti, il direttore generale dell’Abi afferma che “E’ stata ipotizzata per i finanziamenti fino a 25 mila euro una percentuale pari al 30%”  e “in questo caso l’attuale dotazione potrebbe non essere sufficiente ma nel momento in cui sarà deliberato un ampliamento, queste risorse andranno a rafforzare la misure ed in questa prospettiva le banche stanno operando“.

Per le richieste di finanziamenti con importi superiori ai 25 mila euro occorrono invece delle modifiche normative per evitare che le banche blocchino le erogazioni, in particolare una tutela sotto il profilo penale nel caso in cui le imprese finissero poi in procedure fallimentari.

Infine, Sabatini afferma che è opportuno semplificare ulteriormente le modalità di accesso alla garanzia del Fondo, soprattutto in relazione alle operazioni di finanziamento di minore dimensione. In questa logica, si propone l’estensione della procedura facilitata senza valutazione del merito di credito per le domande di garanzie relative a finanziamenti fino a 100 mila euro (dagli attuali 25 mila euro).