È stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri il decreto legge che disciplina le nuove procedure riguardanti il Green pass. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 15 ottobre e sarà valido fino a fine anno, estenderà8  l’obbligo del passaporto vaccinale a tutti gli ambienti di lavoro, pubblici e privati.

Il certificato verde verrà esteso anche a chi opera nel settore del volontariato, colf, badanti, baby sitter, alle partite iva ed ai lavoratori che offrono servizi occasionalmente come, ad esempio,  idraulici ed elettricisti.

L’obbligo del green pass, inoltre, sarà esteso anche agli organi costituzionali.

Per i lavoratori che si presenteranno a lavoro senza il green pass, ci sarà la sospensione dopo il 5° giorno di assenza, sia del servizio che dello stipendio; tuttavia, i lavoratori che non avranno il suddetto certificato non potranno essere licenziati ne avere conseguenze disciplinari.

Il nuovo decreto prevede sanzioni  sia chi non mostra il certificato verde sia per il datore di lavoro che omette i controlli.

In caso di violazione della norma, infatti, i lavoratori rischiano multe dai 600 ai 1.500 euro, mentre i datori di lavoro dai 400 ai 1.000 euro.

Tra le ulteriori novità introdotte dalla norma, c’è l’estensione della validità dei tamponi, 72 ore per i molecolari mentre quella degli antigenici continuerà ad essere 48.

Per quanto riguarda il costo dei tamponi, si va verso un obbligo per le farmacie di praticare prezzi calmierati e, nello specifico:

  • 8 euro per i minorenni;
  • 15 euro per i maggiorenni;
  • tampone gratis per i soggetti che, per motivi di salute, sono esentati vaccino.

E’ stata infine estesa la validità della certificazione  a 12 mesi e non più 9  per i soggetti vaccinati.