La Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il decreto legge fiscale collegato alla legge di bilancio. I voti a favore sono stati 272, i contrari 137. Il provvedimento passa ora al Senato. Il decreto (che prevede, tra l’altro, l’abolizione di Equitalia, la rottamazione delle cartelle esattoriali e la nuova finestra per la voluntary disclosure), dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 23 dicembre.

Sono confermate le novità annunciate sulla rottamazione delle cartelle e non solo. Saranno ammessi alla sanatoria anche i ruoli affidati fino al 31 dicembre 2016. L’istanza di adesione per chiudere i conti con i concessionari della riscossione senza pagare sanzioni e interessi di mora, dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2017. Limite che varrà anche per quanti hanno già depositato la domanda senza beneficiare delle modifiche parlamentari al decreto legge. Tra queste la possibilità di saldare in cinque rate anziché in quattro versando il 70% nel 2017 e il restante 30% nel 2018 e comunque entro il mese di settembre. E’ molto importante sottolineare la scadenza prevista per le rate: quelle da pagare nel 2017 dovrebbero scadere il 31/07, il 30/09 ed il 30/11 mentre quelle 2018 dovrebbero scadere il 30/04 e il 30/09. Si apre poi la strada anche alle multe e ai tributi dei 4.500 Comuni che oggi non riscuotono più con Equitalia.

L’iter della manovra adesso proseguirà in commissione. Non è escluso che le votazioni possano iniziare venerdì, con un giorno di ritardo rispetto a quanto inizialmente stabilito. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ha confermato che in ogni caso saranno votati solo gli emendamenti segnalati in un numero massimo di 900, più quelli presentati dalle commissioni che hanno superato l’esame dell’ammissibilità.