Il Decreto Fisco-lavoro 2022 interviene in materia di tenuta delle scritture ausiliarie di magazzino, convertendo in euro i valori monetari che, fino adesso, erano ancora espressi in lire.
Si tratta, in particolare, delle scritture contabili che devono essere tenute da società, enti e imprese commerciali.
Sono esonerati dall’obbligo di tenuta della contabilità di magazzino gli imprenditori minori, gli esercenti commercio al minuto, i soggetti che effettuano prestazioni alberghiere, lavoratori autonomi e gli imprenditori agricoli e di allevamento.
L’obbligo di tenuta delle predette scritture decorre a partire dal secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui per la seconda volta consecutivamente l’ammontare dei ricavi superi 5,164 milioni di euro (in precedenza 10 miliardi di lire) e il valore complessivo delle rimanenze superiori a 1,1 milione di euro (in precedenza 2 miliardi di lire). Con le modifiche effettuate viene diminuito leggermente il limite dei ricavi, ed aumentato il limite delle rimanenze.
Le nuove disposizioni stabiliscono l’obbligo di istituire le scritture di magazzino a partire dal secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui, per la seconda volta consecutiva, si siano superati i limiti.
L’obbligo di tenuta delle scritture ausiliarie di magazzino cessa a partire dal primo periodo d’imposta successivo a quello in cui, per la seconda volta consecutiva, l’ammontare dei ricavi o il valore delle rimanenze è inferiore ai predetti limiti.
Nelle scritture devono essere registrate le quantità entrate ed uscite di:
- merci;
- semilavorati;
- prodotti finiti;
- materie prime;
- altri beni destinati ad essere fisicamente incorporati nei precedenti;
- imballaggi utilizzati per il confezionamento dei singoli prodotti;
- materie prime tipicamente consumate nella fase produttiva dei servizi;
- materie prime e degli altri beni incorporati durante la lavorazione dei beni del committente.
Nelle stesse scritture possono inoltre essere annotati i cali e le altre variazioni di quantità che determinano scostamenti tra le giacenze fisiche effettive e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico.