Nella notte del 1° luglio, le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno votato l’emendamento alla legge di conversione del decreto Aiuti, in materia di cessione dei crediti generati dai bonus edilizi e dal superbonus.
Il provvedimento amplia la platea per la quarta cessione del credito a tutte le partite Iva e le imprese, senza limiti di fatturato o di dimensione, purché abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la stessa banca cedente. Una novità rilevante rispetto alla versione originaria, che prevedeva la possibilità delle banche di cedere il credito solo a “clienti professionali”.
Un’altra importante modifica prevede un effetto retroattivo della norma, la quale stabilisce che “Le disposizioni si applicano anche alle cessioni o agli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, fermo restando il limite massimo delle cessioni”.
L’obiettivo dell’emendamento è quello di sbloccare i crediti edilizi rimasti incagliati e procedere con nuove aperture di acquisto dei crediti.