L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 4/E del 7 maggio 2021, ha dichiarato che a breve “riprenderà l’invio delle lettere di compliance per consentire al contribuente di regolarizzare la propria posizione, evitando l’applicazione di sanzioni nel caso di successivi controlli e accertamenti“.

Sono dunque previsti oltre 90mila accertamenti e 650mila lettere di compliance per sollecitare l’adempimento spontaneo, al fine di contrastare l’evasione fiscale e tentare di recuperare 14 miliardi di euro di gettito.

Nel mirino del Fisco ci sono solo non soltanto PMI e lavoratori autonomi, ma anche i contribuenti persone fisiche.

Le comunicazioni riguarderanno i soggetti per i quali sia stata riscontrata, sulla base dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, un’anomalia relativamente alle dichiarazioni dei redditi.

I controlli si concentreranno inoltre sulle richieste dei contributi a fondo perduto verificando il possesso o meno dei requisiti necessari per ottenerne l’erogazione ed, infine, particolare attenzione sarà rivolta ai trasferimenti di “capitali” verso l’estero.

Le comunicazioni saranno inviate agli indirizzi di posta elettronica certificata tuttavia, in caso di indirizzo PEC non attivo, la spedizione sarà effettuata mediante posta ordinaria.

Sarà possibile consultare le lettere di compliance anche nel Cassetto fiscale del contribuente.

Una volta ricevuta la comunicazione, il destinatario potrà correggere l’errore e versare le somme dovute tramite ravvedimento operoso. Se, al contrario, il contribuente ritiene corretti i dati della sua dichiarazione, dovrà comunicarlo all’Agenzia, inviando gli opportuni documenti.