I termini di accertamento per l’anno d’imposta 2015 in presenza di omessa dichiarazione, sono spirati definitivamente lo scorso 26 marzo.

La decadenza originaria sarebbe stata quella del 31 dicembre 2021, poiché, secondo la norma “gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione” e “nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l’avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata”.

Il Decreto Cura Italia ha stabilito la sospensione dall’8 marzo al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori.

Per effetto di tali disposizioni, quindi, in presenza di dichiarazione presentata, il termine è scaduto il 28 febbraio 2022. Mentre, se la dichiarazione è stata omessa, il termine di decadenza è stato il  26 marzo.

Lo slittamento di 85 giorni si verificherà anche per i periodi successivi al 2015, nello specifico:

  • per l’anno d’imposta 2016, il termine è prorogato al 26/03/2023;
  • per l’anno d’imposta 2017, il termine è prorogato al 25/03/2024;
  • per l’anno d’imposta 2018, il, il termine è prorogato al 26/03/2025.