Con la pubblicazione dello scorso 10 ottobre, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rinnova il Fondo Nuove Competenze (FNC), finalizzato ad agevolare i processi di transizione digitale dei datori di lavoro e a favorire la formazione interna dei dipendenti.
Il Fondo infatti, attraverso un sistema di contributi a fondo perduto , rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza di percorsi formativi.
Nello specifico, il contributo riconosciuto è pari al:
- 60% della retribuzione oraria
- 100% contributi previdenziali e assistenziali per le ore dedicate alla formazione.
Per i percorsi presentati da sistemi formativi o filiere formative, la quota retributiva finanziabile sale all’80%.
Una delle novità introdotte nella terza edizione, riguarda la possibilità di estendere la formazione anche a disoccupati e lavoratori stagionali, affinché abbiano già le competenze necessarie per inserirsi in modo veloce ed efficace nelle aziende.
Il finanziamento arriva al 100% nel caso disoccupati da oltre 12 mesi assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto ministeriale, e prima dell’avvio della formazione, con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Nel caso in cui il 70% dei disoccupati sia assunto con contratto di apprendistato oppure a tempo indeterminato, entro la presentazione della domanda di saldo, il datore di lavoro riceve un contributo di 800 euro per ogni disoccupato assunto.
Qualora gli accordi di rimodulazione dell’orario prevedano la formazione di disoccupati per la loro successiva assunzione con contratto stagionale della durata di almeno 120 giorni, nei settori turismo e agricoltura, è riconosciuto un bonus di 300 euro per l’assunzione di ciascun disoccupato e, in questo caso, la durata minima della formazione è di 20 ore per soggetto.
Possono beneficiare del Fondo, le aziende che hanno sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati allo svolgimento di attività formative al fine di ottenere un contributo a sostegno dell’ampliamento delle competenze dei lavoratori.
I soggetti destinatari della formazione saranno, invece, tutti i lavoratori dipendenti di aziende private e delle società a partecipazione pubblica, beneficiarie dei contributi finanziari previsti dal Fondo Nuove Competenze o in somministrazione, per i quali sarà ridotto l’orario di lavoro, a fronte della partecipazione a percorsi di sviluppo delle competenze, in base all’accordo collettivo stipulato.
La dotazione complessiva del FNC ammonta a 730 milioni di euro, suddivisa in tre aree principali:
- 25% sistemi formativi;
- 25% filiere formative;
- 50% singoli datori di lavoro.
La ripartizione delle risorse può essere modificata tramite decreti direttoriali sulla base dell’andamento della spesa.
I progetti formativi devono includere i seguenti elementi:
- numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
- numero di ore dell’orario di lavoro da destinare allo sviluppo delle competenze;
- eventuale coinvolgimento di lavoratori disoccupati, preselezionati dal datore di lavoro, nei percorsi formativi;
- altri elementi indicati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Le attività formative devono essere incluse nei seguenti ambiti:
- sistemi tecnologici e digitali
- intelligenza artificiale
- sostenibilità e impatto ambientale
- economia circolare
- transizione ecologica
- efficientamento energetico
- Welfare aziendale e benessere organizzativo
Ciascun datore di lavoro interessato può presentare una sola istanza di contributo scegliendo tra le linee di intervento previste. Per l’approvazione delle istanze, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali richiede prima alle Regioni e Province autonome la manifestazione di un parere sul progetto formativo. Decorsi 10 giorni dalla data della richiesta il parere si intende acquisito positivamente in applicazione del silenzio assenso.